ART-idea
Secondo Psychology Today, l’arteterapia “prevede il ricorso a tecniche creative come il disegno, la pittura, il collage, la scultura per aiutare le persone ad esprimersi in senso artistico ed esaminare i sottotesti psicologici ed emotivi che si nascondo nella loro arte”, ma che cosa ha rappresentato l’arteterapia per il progetto ARTCOM dopo due anni di analisi e sperimentazioni?
Nel nostro caso, l’arteterapia costituisce uno strumento in grado di sostenere i giovani dal diverso background culturale, nonché di avere delle ricadute positive in tutti i Paesi coinvolti nel progetto. Due continenti, Africa ed Europa, che si incontrano e dialogano fra loro al fine di promuovere valori e visioni comuni, scambiarsi conoscenze ed esperienze in tale ambito. Al fine di perseguire questi ambiziosi obiettivi, il progetto ARTCOM ha sviluppato un metodo e una serie di attività e laboratori atti a promuovere l’inclusione dei giovani al di là di ogni frontiera, creando un’idea comune di arteterapia.
Le origini
La strategia della Commissione Europea per la Gioventù 2010-2018 e le priorità descritte nel rapporto UE in materia (2015) sottolineano l’importanza dell’inclusione sociale al fine di permettere ai giovani di realizzare appieno il proprio potenziale. Favorire l’inclusione sociale dei giovani e promuovere la partecipazione alla vita civile e democratica costituiscono degli aspetti prioritari che possono aiutare a raggiungere gli obiettivi della Dichiarazione di Parigi (2015) e la risoluzione sul ruolo del dialogo, della diversità culturale e dell’istruzione nella promozione dei valori fondamentali dell’UE (2016) che mirano a prevenire l’emarginazione, l’intolleranza e il razzismo. Il ruolo dell’istruzione e degli animatori e delle animatrici socioeducativi è essenziale nel promuovere l’integrazione sociale e l’adozione dei valori europei fondamentali fra i giovani svantaggiati.
È possibile raggiungere tutti gli obiettivi e le priorità summenzionati grazie all’arteterapia, uno strumento atto a migliorare il benessere sociale e le competenze chiave dei giovani emarginati. Mette assieme e favorisce la comunicazione e il dialogo fra persone dal diverso background culturale e sociale.
Il viaggio
Il partenariato di ARTCOM ha intrapreso il proprio viaggio interrogandosi sul senso dell’arteterapia e producendo dei rapporti nazionali che hanno permesso l’individuazione di un’idea comune di arteterapia da utilizzare nel corso del progetto. Questo lungo percorso fatto di esperienze e viaggi internazionali ha contribuito a creare la metodologia di ARTCOM.
Lavorando sul tema, il progetto ha sviluppato un approccio innovativo frutto della ricca prospettiva internazionale e interculturale del partenariato. Questo elemento sinergico è legato alla cooperazione ravvicinata fra Paesi europei e africani e dalla successiva creazione di reti a livello locale e internazionale che lasciassero il segno sugli individui.
Tutte le fasi del progetto sono state essenziali al fine di creare dei traguardi importanti e delle esperienze di apprendimento sull’arteterapia. A partire dall’incontro iniziale (Italia, febbraio 2018) che promuove la discussione aperta nel partenariato contribuendo ad arricchire l’esperienza dell’organizzazione e le conoscenze del progetto in merito all’argomento fino all’incontro finale che ha contribuito a ricapitolare i risultati raggiunti dopo due anni di studi e ricerche.
Mediante le iniziative di mobilità, il partenariato ha capitalizzato tutte le precedenti esperienze sul tema testando metodologie e strumenti in diversi contesti e target, contribuendo a migliorare l’impatto dei progetti a livello locale. Fino a un certo punto, tutti i partner hanno familiarizzato con la gestione delle attività di mobilità e i progetti internazionali. I prodotti del progetto uniscono le persone e le organizzazioni, una pura manifestazione degli sforzi basati sulle relazioni forti fra i collaboratori.
Risultati della ricerca
L’arteterapia è un metodo che mira ad arricchire gli individui, le famiglie e le comunità mediante dei processi creativi che comprendono anche dei metodi psicologici e psicoterapeutici.
Il metodo si è affermato nella seconda metà del XX secolo ed è stato utilizzato dagli psicologi e dalle psicologhe al fine di migliorare lo stato mentale dei/delle loro pazienti. Da allora sono nate diverse diramazioni che integrano tutti i tipi e tutte le forme d’arte.
L’arteterapia è utilizzata come strumento volto a migliorare le funzioni cognitive e motorie, promuovere l’autostima e la consapevolezza di sé, coltivare la resilienza emotiva, potenziare le competenze trasversali, ridurre e risolvere conflitti e disagio e incoraggiare dei cambiamenti ambientali e personali.
In generale, sono numerose le metodologie seguite dagli/dalle arte terapeuti/e. Esistono delle differenze fra Paesi europei e Paesi africani per quanto attiene ai metodi utilizzati dai/dalle professionisti/e, nonché all’approccio utilizzato per assistere i/le partecipanti.
Innanzitutto, in molte culture del continente africano, l’espressione di sé svolge un ruolo importante nel campo del benessere, non a caso l’arteterapia e, in generale, l’uso dell’arte al fine di migliorare il benessere psicologico sono strettamente collegate alla vita di ogni giorno. Tale tendenza ha due diversi risultati: l’arte non è percepita come qualcosa al di fuori della norma ed è più semplice per le persone di avvicinarvisi; il colonialismo e la globalizzazione hanno plasmato l’idea della professione, per cui quella dell’arte terapeuta non è una professione che gode di molta considerazione.
Inoltre, è possibile trovare numerose differenze anche a livello continentale. Ad esempio, in Francia, al fine di essere riconosciuti come arte terapeuti/e è necessario compiere degli studi nell’ambito della psicologia. In Paesi come l’Italia e la Grecia molte più persone possono accedere alla professione. Sia educatori/trici che artisti/e professionisti/e possono accedere a questo percorso. Negli ultimi anni, l’arte terapia ha attirato sempre maggiori consensi ed è riconosciuto come metodo di lavoro atto ad essere utilizzato con i gruppi più vulnerabili.
Gli/Le arte terapeuti/e lavorano in diversi ambiti: ospedali, centri sociali, scuole sono solo alcuni dei contesti in cui possono mettere in pratica le loro conoscenze.
Mediante metodi integrativi, gli/le arte terapeuti/e impegnano il corpo, la mente e lo spirito in maniera diversa rispetto all’articolazione verbale. Stimolando la dimensione cinestetica, sensoriale, percettiva e simbolica si accede a un modo diverso di comunicare che aggira le limitazioni del linguaggio. L’espressione visiva e simbolica dà voce all’esperienza e fornisce agli individui gli strumenti necessari per promuovere una trasformazione a livello individuale, comunitario e sociale.
Per ulteriori informazioni sul tema dell’arteterapia, vi invitiamo a consultare i seguenti documenti:
- Redefining the Tools of Art Therapy di Sairalyn Ansano Thong https://files.eric.ed.gov/fulltext/EJ777017.pdf
- Life Story of an Art Therapist of Color di Charlotte G. Boston https://files.eric.ed.gov/fulltext/EJ722381.pdf
- The Development and Practice of Art Therapy as “Community Art Counselling” in South Africa di Hayley Berman – http://journals.gold.ac.uk/index.php/atol/article/view/285/310
- https://www.arttherapy.org/upload/2017_DefinitionofProfession.pdf